I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
They fly so high, nearly reach the sky
Then like my dreams they fade and die.
Fortune's always hiding
I've looked everywhere
I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air

venerdì, marzo 21

123 Km ed una giornata di lavoro con straordinari.

Quanado Carlo mi ha detto se volevo andare a provare la Marthon Bike non mi sono troppo preoccupato di cosa significasse accettare.
Solo ieri sera, dopo 123 km ed otto ore e mezza in MTB, ho capito. Una giornata davvero distruttiva, ma assolutamente fantastica.
Tutto è partito alle 8 da casa mia, salgo in macchina con Carlo e ci dirigiamo verso Cesano Maderno, dove ci attende Franco. E' già in bici e ci convince ad andare fino a Casatenovo pedalando...passando a recuperare alcuni Bicimaniaci Lissonici a Macherio. Non ci sembra troppo faticoso, 20km in pianura utili per scaldarci un po' nella fresca aria mattutina.
La giornata si preannuncia splendida, con un bel sole alto e un'aria tersa e limpida, ottima per una lunga (ma ancora non ci immaginiamo quanto) pedalata.
Recuperati i cinque nuovi componenti del gruppo a Macherio, in circa 50 minuti siamo a Casatenovo. Li ci attendono le nostre guide dell'Action Bike Galgiana.

Davanti a noi 80 km e 2400 metri di dislivello, il calssico percorso della Marathon più i 16 km aggiunti che andranno a completare il tracciato dell'Italiano Marathon 2008.
La partenza sull'ampia strada asfalta è a ritmo contenuto, percoriamo in 7 minuti il tratto che in gara di solito si copre in un terzo del tempo.

Si pedala bene nei primi divertenti single track in discesa ed in pianura, le ruote scorrono veloci e più di una volta mi trovo con le ruote staccate da terra ad intraversare un po' la bici.
Nei primi chilometri c'è una salita di circa un km davvero dura. Partire a tutta è completamente sconsigliato.
Ho scelto di utilizzare la Bhoss che sto testando per vedere come reagisce su un'uscita così lunga. Belle sensazioni mi arrivano dalla forcella Lefty...rigida e precisa e soprattutto con 120mm di escursione che si fanno sentire tutti in discesa.
Il percorso sostanzialmente è invariato fino al San Genesio. Dopo la prima divertente parte si soffre sul muro di Nava, che fortunatamente non si percorre tutto, ma solo per 1km, poi si svolta a sinistra. Ancora tratti di single track tutti da guidare, discese tecniche e passaggi con strappi corti, ma che chiamano il deragliatore sul 22. La salita del San Genesio è quasi rilasante, ampia, ben battuta e pedalabile. In cima sosta e spuntino. Da qui iniziano i 16 km nuovi di zecca.
Si ritorna ad affrontare l'ultimo tratto del Muro di Nava, e già questo non è bello, poi si continua nel sottobosco su un sentiero tutto in sali e scendi, che lascia ben poco spazio per rifiatare. Si passa i luoghi con paesaggi fantastici, una spettacolare vista sul lago di Pusiano, per poi raggiungere la città fantasma di CONSONNO, la Las Vegas della brianza ora in completo decadimento. Ad un tratto si arriva sotto una salita in acciottolato. Inizia tranquilla, si affronta un tornantino ed il mondo sembra caderti addosso:800m ad oltre il 20%, fondo acciottolato prima e sentiero sassoso poi...io ho messo piede a terra.
Terminata questo calvario si riprende a pedalare nel bosco, ancora su&giù con ancora quei "bastardi" strappetti sega-gambe. La discesa è divertente e ci si ricongiunge con la discesa del San Genesio del percorso classico.
I 16 km aggiunti sono davvero degni di un campionato Italiano MX...sono la parte più dura della gara e sicuramente lasceranno il segno sia nelle gambe sia nelle calssifiche.
Mancano a questo punto 40km al traguardo. Ho già mangiato 2 barrette, ma la fame inizia a farsi sentire. Continuiamo sul percorso affrontando una nuova e bellissima discesa. Un toboga velocissimo che stampa il sorrisso su tutti i presenti. I sentieri passano veloci, sappiamo che gli ultimi 30 km sono duri, intrisi di strappi davvero duri come quello della Galbusera Bianca.
Al 60° km io sto andando in crisi di fame, e vedo gli stessi sintomi nei miei compagni di viaggio. A Perego ASSALTIAMO letteralmente un bar. Chi un gelato ed panino con salame, io un gelato confezionato(l'unico rimasto enza cioccolato) e una brioches il tutto innaffiato da una lattina di Coca.
Ripartiamo. Mi sento ancora vuoto, ma bastano 10' e sento letteralmente il cibo che inizia a scorrermi dentro, riprendo forze ed energie, ma sopratutto voglia di pedalare e le ruote tornano a staccarsi da terra appena il terreno lo permette, è davvero divertente questa bici.
Gli ultimi km ci accolgono con un vento forte e freddo, la fatica diventa tanta, ma questa parte la conosciamo tutti, o quasi, a memoria. La Marathon Bike è un po' il Giro di Lombardia della MTB...nessuno può dire di essere un vero biker se non l'ha corsa almeno una volta!
Quando vedo l'ultima salita sono al settimo cielo, sono contento di aver terminato il percorso e sono entusiasta di come è stato disegnato: DAVVERO UN PERCORSO DA CAMPIONATO ITALIANO ...meno male che non devo correrlo però!!
Il sorriso mi scivola via quando mi ricordo che ho ancora 20 km da affrontare per tornare a Cesano Maderno. Siamo in tre e sembra una cronosquadre. Testa bassa e pedalare in 40' siamo alla macchina.
So che a casa mi attende una sessioncina di stretching, un bagno caldo ed una cena sostanziosa, cosa posso desiderare di più?
Allenamenti:
Lunedì: 45' Corsa + Gimstik
Martedì: 2h MTB
Mercoldì: 2h30' BdC con SFR+SM
Giovedì: 8h MTB

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