I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
They fly so high, nearly reach the sky
Then like my dreams they fade and die.
Fortune's always hiding
I've looked everywhere
I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air

lunedì, marzo 31

Il Lunedì

tratto da www.pianetamountainbike.it

'Eccomi di nuovo qui. Come ogni anno arriva Il Lunedì in cui mi sento costretto a parlare dal punto di vista di un organizzatore.

Sarà perché ho passato una settimana infernale prima di veder partire 400 atleti che si sono ben presto infilati in una stradina nel bosco, tutti con la bava alla bocca e lo sguardo assassino. Forse perché svegliarsi alle 5 del mattino(con anche il cambio d'ora) per spostare transenne nella gelida mattina lombarda ha lasciato il segno nel mio essere profondo, ma nonostante queste traversiae, nonostante io sappia benissimo a cosa vado (anzi andiamo: io ed i miei compagni di squadra) in contro organizzando una gara, sono 4 anni che mi danno l'anima per far si che la manifestazione risulti ogni volta migliore.

Organizzare una gara è davvero una fatica, fisica e psicologia, che nessuno può immaginare finché non ci finisce in mezzo.
Dal punto di vista dei corridori basta tirare due bindelle e gonfiare un arco...il tutto a fatica zero.
Dal punto di vista degli sponsor non serve che mettere belli e grandi striscioni dove ci sono le telecamere...il tutto a costo zero.
Invece ci sono migliaia di piccole cose da fare, da sistemare, da considerare.

I problemi sorgono da soli come funghi nei momenti meno opportuni, esempio: a 2' dalla partenza manca l'alimentatore del microfono dello speaker oppure un cartello girato dai soliti 'simpaticoni' ha mandato i furgone della squadra più importante a perdersi nella brughiera.

Soprattutto un organizzatore deve cercare di interpretare l'umore del gruppo in quel momento ed 'inventare' nuove soluzioni che soddisfino l'80% dei bikers.
Dico l'80% e non il 100% perché ci saranno sempre gli scontenti.
Tra questi ci sono quelli che lo sono a ragione o quasi...o che comunque motivano in maniera corretta la loro delusione, poi ci sono i 'bikers lamentosus' (latinismo) che troveranno sempre qualcosa che non va nella tua gara, ma spesso sono proprio questi ultimi quelli che ti danno la carica al termine della prova, perché mentre ti parlano con il loro tono ironico di quello che la sa lunga, anche se si è sempre ben tenuto lontano dall'oirganizzare una gara, tu pensi -AH SI! ALLORA IL PROSSIMO ANNO LA RIFACCIO ANCORA MEGLIO E VEDIAMO SE RIESCI A DIRMI ANCORA QUALCOSA... - naturalmente il pensiero finisce con una serie di ingiurie, che lascio alla vostra immaginazione.

Il succo di ciò però qual è?
E' che comunque vada, quando ti ritrovi alle 17.30 seduto con i tuoi amici a mangiare gli avanzi dei ristori, sfinito dalla fatica dopo 12 ore di lavoro, dopo aver montato e smontato tutto, aver ripulito il tracciato e parlato, gioito e discusso con 200 persone diverse raccogliendo elogi ed insulti, ti accorgi di aver dato qualcosa a qualcuno.
Di aver realizzato qualcosa di VERO.
E questo basta a renderti felice, non conta che alle 19.23 ti infili sotto le coperte e spegni la luce'.

Andrea Sabbadin

giovedì, marzo 27

Bonjour Canada...

Passate le feste si ritorna alla solita routine...anzi peggio perchè con la gara di Lomazzo domenica qui sto facendo un po' di salti mortali e sono in continuo ritardo con il lavoro, ritardo acuito anche dal fatto che lunedì era festa. Diciamo che i comunicati sono stati tutti posticipati di un giorno...e mi dimentico gli articoli...devo ancora fare quello per La Provincia...cazzo!!!!
(Articolo fatto. Meno male che mi sono messo a scrivere il blog e mi sono ricordato.)
Martedì è caduta dal cielo la notizia dell'arrivo di Mylene, amica canadese, ora trasferitasi a Parigi.
Una bella sorpresa. Doveva fermarsi per pranzo per poi tornare dai suoi parenti ad Imola, ma quando mi ha detto che avrebbe dovuto prendere l'aereo da Orio Alserio questa mattina, gli ho offerto alloggio per 2 notti.
Mylene è una sorta di portafortuna perchè la seconda volta che è venuta a trovarmi in Italia (2006) è capitata proprio nei giorni della finale dei Mondiali di Calcio! (nella foto è quella a dx, l'altra è sua sorella Annabelle)
Essendo del Quebec, parla francese, e la sera di Italia-Francia le ho fatto rischiare la vita portandola a vedere la partita in un palazzetto a Milano e sopratutto ai festeggiamenti dopo. Girare con una francofona non era molto indicato, meno male che essendo molto carina tutto il resto passava insecondo piano.
Incredibilmente, nonostante ci fosse l'ospite Canadese, sono riuscito comunque ad allenarmi. Ho fatto due orette sul percorso di Lomazzo, per visionarlo ancora ed ancora prima della gara di domenica.
Non mi stanco mai di farlo, è davvero bello. Tecnico, con pochissimi tratti dove si può respirare e riposarsi, salite brevi, ma che lasciano il segno.
Un VERO circuito XC. Per il momento un giro(8,6km) lo completo in circa 30'. Lo scorso anno in gara giravo sui 24'!!!
Quest'anno la gara sarà davvero interessante, ci saranno oltre 300 partenti. Unico peccato è che la concomitanza con la Lessinia Legend porterà via un po' di Elite e Master di primo livello.
Approposito di gara: oggi ho ricevuto una doccia tiepida! Ho saputo che il Campionato Italiano Giornalisti MTB non sarà più la Cortina-Dobbiaco, ma l'Atesina Superbike l'8 Giugno.
Questo porta due problemi di tempistica:
1-Non credo di riuscire a recuperare una forma decente per l'8 Giugno
2-Non credo di riuscire ad avere già il tesserino da Pubblicista per l'8 Giugno
Spero che entrambi problemi si risolvano.
Quella maglia so che è alla mia portata e prima o poi voglio portarla a casa.
Oggi ho fatto un doppio allenamento perchè volevo provare a nuotare e poi a girare le gambe in bici lo stesso giorno, anche se con 5 ore di tempo tra l'una e l'altra sessione.
Inoltre ho voluto pedalare un po'. Questa settimana la bici l'ho un po' trascurata...ma mi farò perdonare.
Sabato ho in programma 2h30' BdC con SFR(la mattina presto così poi sono a Lomazzo al lavoro) e domenica se riesco dopo tutto l'ambardan della gara mi "sparo" un paio di giri...
Allenamenti:
Mar: 2h MTB
Mer: 45' Corsa + 30' Gimstik
Gio: Riposo
Ven: Nuoto 1,5 km + 1h Rulli

lunedì, marzo 24

L'ultima neve...a Montorfano!

Pasqua, un poco di vacanza, non molto, ma quanto basta.
Ossia non avere l'obbligo di alzarsi alle 6.46 per recarsi alle 7.30 in studio, aprire il cpu ed iniziare ad aggiornare il VOSTRO SITO PREFERITO.

Quindi sveglia alle 8 e tranquillità mentale fino a sera, anche se ogni tanto un occhio al computer, al sito e a tutte le altre cose l'ho data.
Fortunatamente il mondo della MTB e del ciclismo in generale non è stato molto attivo inquesto week-end, oggi ci sono un paio di gare e quindi tornerò al lavoro nel pomeriggio. Per il momento scrivo un po' sul MIO blog.

Ieri, domenica pasquale, mi sono svegliato e guardando fuori dalla finestra ho visto grigiume, pioggerellina e vento. Dopo la solita colazione con yogourt, toast, due fettebisco con marmellata, caffè e "Repubblica" del giorno prima esco in giardino a valutare il freddo...non male sopportabile, ma il mio cervello non ne vuole sapere, continua a dirmi:"non usciamo! Freddo e vento! Rulli, rulli e tv!"

Lotto con me stesso per una buona mezz'ora, ma alla fine riesco a vincere. Mi cambio, salgo in bici ed esco.
Non ho quasi per niente voglia. Duecento metri e le prime goccioline di pioggia saltano la barriera degli ochiali e mi colpisco. NO, PIOGGIA NO! Giro la bici con l'intenzione precisa di tornarmene al calduccio, ma ancora una volta mi convinco che non posso rinunciare ad un'uscita.
Riprendo a pedalare.
La prima mezz'ora mi sento stanco, non ho per nulla voglia di pedalare, ma poi come succede spesso il vento gira (solo quello metaforico ed introspettivo, perchè quello reale l'ho avuto contro per quasi tutto il giro).

Con l'aumentare del divertimento cresce anche il ritmo e sopratutto decido di lasciare il piattone del pre-milanese per sudare sulle collinette della pre-brianza. Salgo verso Cantù con un timido sole che mi ringrazia di aver scelto l'aria aperta scaldandomi un poco.
La salita mi chiama ed io gli rispondo sommessamente, sono ancora lontani i giorni in cui affrontavo(ed affronterò) le pendenze come un grido di sfida...ora diciamo che inizio appena ad alzare la voce.
Mentre salgo verso Montorfano inizio a vedere unfatto strano...le macchine che mi vengono incontro sono coperte di nevischio.
Dopo poco inizia la neve anche a bordo strada, fino a quando raggiungo il punto più alto(Montorfano è a circa 550 metri sul mare, non certo montagna) e li i prati sono quasi interamente innevati...non me lo aspettavo proprio a fine Marzo.
TiTi-TiTi...sms in arrivo, WazzaBobbe: - A Brunate Nevica!!! Martedì a snowbordare!!-. SI SI SI! Accetto al volo.
Continuo il mio giro con allegria infusa, decido di andare a vedere il mio lago e salutarlo...il sole ormai scalda ben bene, ma l'aria rimane bella frizzante.
Tornando a casa vengo superato da un "Elite" in allenamento. In pianura tengo la sua scia quasi con facilità, ma appena si alza sui pedali per superare una salitella rinuncio alla sua ruota. Anche se la mia forma sta migliorando, sono ancora lontano dall'essere in grado di duellare, come in passato, con Dilettanti ed Elite.
Rientro in casa contento e rilassato. Stretching e doccia prima di iniziare a prepare per il pranzo di pasqua.
Una cosa ristrettissima con genitori e nonna, senza cioccolato(io ed il Babbo siamo allrgici), ma con una fantastica bavarese di asparagi prodotta dalle sapienti mani della mamma!
Il mio amore per la cucina mi ha spinto a fotografarla.
Il giorno passa con velocità.
La sera mi spingo fino al cinema..."I Padroni della Notte" film lento, con una storia banale e sopratutto con inizio alle 23.15. Risultato: mi addormendo verso la fine.
Non sconsigliato, ma certo non vi spingerei a vederlo a tutti i costi.
Considerazione obbligatoria: Un complimento enorme a Cancellara per la stupenda vittoria alla Milano-Sanremo...una lezione di ciclismo applicato. Fantastica.
Meglio ancora però il suo bel gesto: tagliato il traguardo non si è fermato, ha girato la bici tornando verso la linea d'arrivo ad attendere i suoi compagni di squadra (CSC).
Abbriacci e complimenti tra loro.
In TV si è anche sentito chiaramente il commento :"Sei una locomotiva, sei una bestia" lanciatogli da un suo compagno mentre lo abbracciava. Questo è il ciclismo che vorremo vedere, quelo più genuino e meno patinato.
Allenamenti:
Venerdì: 45' Nuoto 300mRana+7x100m stile+300m rana+200m misti
Sabato: Riposo con 2h(6km) di camminata per segnare il percorso della gara di Lomazzo
Domenica: 2h BdC Fondo Agile

venerdì, marzo 21

123 Km ed una giornata di lavoro con straordinari.

Quanado Carlo mi ha detto se volevo andare a provare la Marthon Bike non mi sono troppo preoccupato di cosa significasse accettare.
Solo ieri sera, dopo 123 km ed otto ore e mezza in MTB, ho capito. Una giornata davvero distruttiva, ma assolutamente fantastica.
Tutto è partito alle 8 da casa mia, salgo in macchina con Carlo e ci dirigiamo verso Cesano Maderno, dove ci attende Franco. E' già in bici e ci convince ad andare fino a Casatenovo pedalando...passando a recuperare alcuni Bicimaniaci Lissonici a Macherio. Non ci sembra troppo faticoso, 20km in pianura utili per scaldarci un po' nella fresca aria mattutina.
La giornata si preannuncia splendida, con un bel sole alto e un'aria tersa e limpida, ottima per una lunga (ma ancora non ci immaginiamo quanto) pedalata.
Recuperati i cinque nuovi componenti del gruppo a Macherio, in circa 50 minuti siamo a Casatenovo. Li ci attendono le nostre guide dell'Action Bike Galgiana.

Davanti a noi 80 km e 2400 metri di dislivello, il calssico percorso della Marathon più i 16 km aggiunti che andranno a completare il tracciato dell'Italiano Marathon 2008.
La partenza sull'ampia strada asfalta è a ritmo contenuto, percoriamo in 7 minuti il tratto che in gara di solito si copre in un terzo del tempo.

Si pedala bene nei primi divertenti single track in discesa ed in pianura, le ruote scorrono veloci e più di una volta mi trovo con le ruote staccate da terra ad intraversare un po' la bici.
Nei primi chilometri c'è una salita di circa un km davvero dura. Partire a tutta è completamente sconsigliato.
Ho scelto di utilizzare la Bhoss che sto testando per vedere come reagisce su un'uscita così lunga. Belle sensazioni mi arrivano dalla forcella Lefty...rigida e precisa e soprattutto con 120mm di escursione che si fanno sentire tutti in discesa.
Il percorso sostanzialmente è invariato fino al San Genesio. Dopo la prima divertente parte si soffre sul muro di Nava, che fortunatamente non si percorre tutto, ma solo per 1km, poi si svolta a sinistra. Ancora tratti di single track tutti da guidare, discese tecniche e passaggi con strappi corti, ma che chiamano il deragliatore sul 22. La salita del San Genesio è quasi rilasante, ampia, ben battuta e pedalabile. In cima sosta e spuntino. Da qui iniziano i 16 km nuovi di zecca.
Si ritorna ad affrontare l'ultimo tratto del Muro di Nava, e già questo non è bello, poi si continua nel sottobosco su un sentiero tutto in sali e scendi, che lascia ben poco spazio per rifiatare. Si passa i luoghi con paesaggi fantastici, una spettacolare vista sul lago di Pusiano, per poi raggiungere la città fantasma di CONSONNO, la Las Vegas della brianza ora in completo decadimento. Ad un tratto si arriva sotto una salita in acciottolato. Inizia tranquilla, si affronta un tornantino ed il mondo sembra caderti addosso:800m ad oltre il 20%, fondo acciottolato prima e sentiero sassoso poi...io ho messo piede a terra.
Terminata questo calvario si riprende a pedalare nel bosco, ancora su&giù con ancora quei "bastardi" strappetti sega-gambe. La discesa è divertente e ci si ricongiunge con la discesa del San Genesio del percorso classico.
I 16 km aggiunti sono davvero degni di un campionato Italiano MX...sono la parte più dura della gara e sicuramente lasceranno il segno sia nelle gambe sia nelle calssifiche.
Mancano a questo punto 40km al traguardo. Ho già mangiato 2 barrette, ma la fame inizia a farsi sentire. Continuiamo sul percorso affrontando una nuova e bellissima discesa. Un toboga velocissimo che stampa il sorrisso su tutti i presenti. I sentieri passano veloci, sappiamo che gli ultimi 30 km sono duri, intrisi di strappi davvero duri come quello della Galbusera Bianca.
Al 60° km io sto andando in crisi di fame, e vedo gli stessi sintomi nei miei compagni di viaggio. A Perego ASSALTIAMO letteralmente un bar. Chi un gelato ed panino con salame, io un gelato confezionato(l'unico rimasto enza cioccolato) e una brioches il tutto innaffiato da una lattina di Coca.
Ripartiamo. Mi sento ancora vuoto, ma bastano 10' e sento letteralmente il cibo che inizia a scorrermi dentro, riprendo forze ed energie, ma sopratutto voglia di pedalare e le ruote tornano a staccarsi da terra appena il terreno lo permette, è davvero divertente questa bici.
Gli ultimi km ci accolgono con un vento forte e freddo, la fatica diventa tanta, ma questa parte la conosciamo tutti, o quasi, a memoria. La Marathon Bike è un po' il Giro di Lombardia della MTB...nessuno può dire di essere un vero biker se non l'ha corsa almeno una volta!
Quando vedo l'ultima salita sono al settimo cielo, sono contento di aver terminato il percorso e sono entusiasta di come è stato disegnato: DAVVERO UN PERCORSO DA CAMPIONATO ITALIANO ...meno male che non devo correrlo però!!
Il sorriso mi scivola via quando mi ricordo che ho ancora 20 km da affrontare per tornare a Cesano Maderno. Siamo in tre e sembra una cronosquadre. Testa bassa e pedalare in 40' siamo alla macchina.
So che a casa mi attende una sessioncina di stretching, un bagno caldo ed una cena sostanziosa, cosa posso desiderare di più?
Allenamenti:
Lunedì: 45' Corsa + Gimstik
Martedì: 2h MTB
Mercoldì: 2h30' BdC con SFR+SM
Giovedì: 8h MTB

martedì, marzo 18

Il Lunedì - 17 Marzo

Tratto da http://www.pianetamountainbike.it/
Piccola analisi post-week end, un colpo d'occhio sulla situazione della MTB in Italia 'a caldo', subito dopo i fervori delle gare della domenica; un redazionale compilato con un occhio più sui commenti che sui risultati, uno spazio per parlare del 'movimento' piuttosto che dei leader delle classifiche.
Ricordiamo inoltre che Pianeta Mountain Bike offre la possibilità di commentare oppure leggere i commenti riguardanti le gare grazie all'apposita sezione riservata che trovate all'interno del menu a sinistra.

'Ieri mattina, mentre me ne stavo ranquillamente seduto sulla sabbia di Laigueglia, aspettando che Hannes Pallhuber arrivasse a braccia alzate, ho riflettuto un poco su questa strana domenica di marzo.
Strana perché con quasi 25° mi stavo sciogliendo dentro la felpa ed il gilet imbottito di Pianeta MTB e soprattutto perché con la Coppa del Mondo Marathon in Turchia tutti i migliori specialisti delle lunghe distanze italiane erano in quel preciso momento impegnati sui tecnici sentieri liguri.


Perché?

Le risposte possono essere tante: il fatto che una trasferta in Turchia costa caro ed in un ambiente 'povero' come quello della MTB in pochi possono permetterselo, oppure l'endemica malattia dei bikers Italiani di correre poco all'estero preferendo le più remunerative gare nazionali, oppure ancora la paura di non essere all'altezza anche se poi colgon risultati eccezionali come Annabella Stropparo.
La pluricampionessa Italiana in terra anatolica ha conquistato un bellissimo secondo posto, perdendo la volata per la vittoria contro la campionessa uscente Pia Sundsted.

Ho continuato a pensare a ciò anche dopo l'arrivo dei primi ed avvicinandomi a Mirko Pirazzoli per un 'intervista gli ho chiesto per quale motivo non fosse a Manavgat.
La sua risposta è stata lapidaria ed illuminante: 'Perché ci dovrei andare? Che senso ha una coppa del Mondo con due sole prove?'.
Fino a quel momento non avevo considerato la parte fondamentale.
In effetti anch'io non so se andrei a correre una gara di Coppa, sobbarcandomi lunghe trasferte ed alti costi(spedire in aereo una bicicletta costa davvero caro), magari con l'obbiettivo di vincere, ma con l'altissimo rischio di poter compromettere tutto con una giornata no.
Due gare sono pochissime, se vinci la prima e nella seconda fori arrivando solo al 6° posto quasoi certamente hai perso la Coppa.

Poi non ha neanche senso il 'calendario' se così lo si può chiamare.
La prima prova a Marzo e la seconda ad Ottobre, sei mesi di distanza, un'eternità, una stagione intera in cui può succedere di tutto.
Questa Coppa sembra una presa in giro, un modo di dire:' Noi l'abbiamo organizzata'.
Un altro buco nell'acqua della UCI, già piena di problemi.
A questo punto io farei una Coppa del Mondo Unica: XC ed MX insieme, così si potrebbe davvero eleggere il biker più completo e forte, un po' come capita in molti circuiti minori qui in Italia.

A proposito di Italia e Laigueglia.
La gara ligure di ieri mattina può essere davvero considerata una piccola Coppa Nostrana.
C'erano tutti i migliori, mancavano giusto un paio di atleti , quelli impegnati proprio i Turchia.
Hanno realmente infiammato il percorso ed il numeroso pubblico, 'gonfiato' dai chi a Laigueglia era solo per passare un bell week-endma che poi dal primo passaggio non ha tolto gli occhi dalla gara, offrendo una gara ricca di colpi di scena e gesti atletici.
Essere sulla discesa finale, quella tutta a sassi e scalini era come trovarsi al rally di San Remo, due ali di folla che acompagnavano con urla ed 'oooohhhh!!!' i NUMERI (positivi o negativi) dei bikers.
Finalmente un po' di pubblico si vede anche nel nostro mondo, speriamo che aumenti sempre di più.'

Andrea Sabbadin

lunedì, marzo 17

25°...ed io lascio a casa la bici!

Ok...Ok...già un biker che sceglie di lasciare a casa la bicicletta è da deplorare, ma se poi la destinazione è la Liguria e si hanno in previsione un 2/3 ore buche allora diventa un peccatore capitale.

Fatto sta che l'ho fatto.
Ieri sono andato a lavorare a Laigueglia, Savona. La gara che dovevo seguire era il 17° Trofeo Laigueglia MTB, una tra le migliori GF liguri. Percorso di 40 km molto bello e divertente, a quanto mi hanno detto e per quel poco che hoi visto.
Ero satato indeciso fino all'ultimo se partire il sabato e farmi una due giorni ligure all'insegna della MTB o se partire la domenica mattina e fare tutto in una tirata giornaliera.
Opto per la seconda, anche considerando la partita della Bric's (squadra per cui lavoro) il sabato sera.
La mia convinzione rimaneva comunque quella di caricare in macchina la bici che ho in prova questo mese e terminata la gara farmi un giretto del percorso...poi stendermi in spiaggia e partire per tornare a casa verso le 19.30 per saltare la coda pomeridiana.
Come non detto...
Sabato la partita finisce tardi, io finisco il comunicato verso le 12.30.
La sveglia mi suona alle 5...piove, ho un po' le balle girate per non so quale motivo, non trovo il portafoglio ed in più piove come dio la manda.
Mi preparo il caffè e lo metto nel thermos da trasferta, quello che mi ha salvato la vita a Spresiano, salto in macchina imbacuccato in pantaloni lunghi di velluto pesantino, felpa e gilet imbottito marchiati Pianeta Mountain Bike.it, ben conscio di aver lasciato la MTB in garage.
La prima ora e mezza di macchina passa con le nuvole fuori e dentro l'abitacolo.
Arrivo in meno di due ore e mezza a Laigueglia, fa freddino, ma le nuvole si aprono piano piano. Incontro tutti i soliti volti delle gare.
Saluti, schrezi, discorsi ed io che faccio tanti in bocca al lupo.
La gara è bella, mi piazzo sul tratto più tecnico della disces finale: un vero spettacolo da vedere e penso anche da fare.
Al termine della gara e del mio lavoro di interviste, foto, pubblic relations mi ritrovo ad aspettare le premiazioni.
Fa caldo, almeno 25°, il sole è alto ed io rimpiango i tempi in cui correvo. Cosa darei per una bicicletta ora, per cambiarmi ed andare a sudare su quella salita raccontata da tutti!!!
Fortunatamente mi chiamano dalla non più grigia lombardia. Dovrei fare un pezzo per prima di sera. Colgo la palla al balzo ed alle 13.12 salto in macchina diretto a velocità sostenuta verso casa.
In autostrada, ancora libera e veloce, mi accorgo che ho lasciato un pezzettino di me a Laigueglia e me lo vedo su una MTB immaginaria che affronta con piglio agonistico quell'ultima tecnica discesa.
Allenamenti:
Venerdì: 45' Nuoto 1,5 km misti
Sabato: 2h15' BDC Vallonato

mercoledì, marzo 12

Ripresa...con buco!

Finalmente tutti gli acciacchi sembrano essere passati, così finalmente Lunedì sono riuscito a spararmi 1h30" di rulli, perchè fuori pioveva cats&dog, belli intensi, con il lavoro indoor: 30' a 90/95 rpm + 4x(3'95rpm+1'105rpm+1'105rpm indurentdo+30" in piedi max resistenza+5' a 90rpm di scarico) + 30' agile.

Le gambe sono andate da dio, zero dolore e zero fastidio...FINALMENTE.

Martedì invece vole vo provare ad uscire a fare un 40' di corsa blanda, ma un pomeriggio di lavoro davvero noioso mi ha blocato...intervista a Claudio Chiappucci.

Mi avevano contattato dicendomi che avrebbe presentato la sua partecipazione alla Titan on Desert, gara a tappe in Marocco, ma in realtà si è rivelato una seduta fotografica presso la sede del suo sponsor per la gara...un pomeriggio intero a gurade sto tamarro che si fa massaggiare.

Va beh, l'unico dispiacere è che sono stato in giro fino alle 20.00...insomma niente corsa ne gimstik!!

Oggi invece mi è arrivata la nuova bici che devo testare: Bhoss Carbon Head.

A prima vista è una bici molto, ma molto "coatta". Carbonio a vista con scritte argentate, forcella Headshox Lefty, piega manubrio in carbonio sagomata e davvero strana(scomoda al primo utilizzo).
Ho fatto un'uscitina su asfalto di un'oretta per prenderci subito confidenza e per farmi una prima idea e....ho bucato.

Non so neanche io come ho fatto, su strada, con gomme pesanti(Geax Barro Marathin da 2.1) nel tornare verso casa ho iniziato a sentire il copertone posteriore sempre più molle e più rumoroso in curva. Bucato inesorabilmente.

Non ho ancora aperto, non so se sono Tubeless o camera, penso la prima perchè si è sgonfiata piano piano...va beh vedrò poi.

Due piccole note:
1- Il mio esperimento di trasformazione di una ruota normale in uno scatto fisso è naufragato. Chi mi ha fatto il lavoro non ha capito totalmente le mie istruzioni e mi ha "aperto" il mozzo. Ora la cassetta è si fissa, ma il mozzo balla da tutte le parti...inutilizzabile!
2- Ho approfittato della professione della madre di Gu e mi sono fatto prestare un elettrostimolatore...lo userò un paio di volte la settimana con il programma di capillarizzazione per defaticare le gambe. Vedremo se funziona.

Allenamenti:
lun: 1h30" Rulli
mar: riposo
mer: 1h MTB

lunedì, marzo 10

Il Lunedì - Il Castello di Montichiari

Tratto da http://www.pianetamountainbike.it/
'Si diceva che spostare il Trofeo G.Cigala dal castello di Brescia a quello di Montichiari avrebbe irrimediabilmente 'ucciso' la manifestazione. Invece i ragazzi del team Novagli hanno visto lungo e sono stati ripagati con ben 700 iscrizioni tra amatori ed agonisti.


Un numero davvero elevato per una manifestazione cross-country, disciplina che in Italia viene troppo spesso sottovalutata a favore delle ben più remunerative granfondo e marathon.

A Montichiari è andato in scena uno spettacolo vero, su un percorso molto bello sia per gli atleti sia, parte fondamentale, per il pubblico che riusciva a seguire più passaggi ad ogni giro spostandosi di poche centinaia di metri.


Questa è una parte davvero importante perché in un evento come una prova degli Internazionali d'Italia, bisogna considerare parte fondamentale della riuscita della manifestazione il pubblico e la sua facilità di movimento a bordo tracciato.

Il sabato durante le gare delle categorie agoniste, ma forse ancor di più la domenica con gli almatori, era un vero spettacolo vedere la gente sciamare da una parte all'altra del circuito, chi correndo, chi passeggiando tranquillamente, per 'intercettare' il maggior numero di volte l'appassionante duello che si stava svolgendo nella testa della corsa.


Non si può non sottolineare come anche gli atleti abbiano fatto la loro parte nel vivacizzare la corsa.
Nella categoria elite uomini la gara si è decisa solo all'ultimo giro, dopo sei tornate caratterizzate da una strenua lotta tra un gruppetto i cui nomi rientrano nel gotha della MTB mondiale.
Una gara che ha riservato colpi di scena fino all'ultima curva, dove Alvarez Gutierrez, vero fiammifero della gara fin dall'inizio, è stato protagonista di una scivolata che ha ricordato più una gara su strada che un arrivo XC.

Tra le donne purtroppo non è andato in scena il tanto atteso duello Stropparo-Dahle a causa dell'assenza, giustificata, della norvegese.
Così la nostra campionessa italiana ha dovuto lottare contro un'ottima Cicile Ravanel, che però a resistito solo fino al 3° giro, prima di gettare spugna bianca lasciando una vittoria solitaria alla biker vicentina.


Le gare degli amatori hanno sottolineato ancora una volta l'incredibile grado di preparazione degli atleti 'non-professionisti'.
Tempi che avrebbero fatto invidia anche agli elite, duelli al cardiopalma e vittorie tanto spettacolari quanto sofferte.

Personalmente una delle immagini che più mi è rimasta impressa nella mente è una frammento della partenza degli allievi ed esordienti.

Un assembramento di quasi 200 giovanissimi atleti. Tutti pronti a scattare come molle.
Facce tese e 'cattive' come professionisti affiancate da visi rilassati e sorridenti contenti solo di essere li in mezzo sotto la pioggia fine.

Pronti via...una massa unica si muove e li in mezzo succede qualcosa.
Una ruota si alza sopra le teste, un capottamento degno del miglio stuntman, ma a differenza di quanto succede normalmente con i grandi, qui il protagonista si rialza, niente imprecazioni o parole irriproducibili da mente umana, ma solo una sordida risata d'imbarazzo che continua mentre risale velocemente in bici e si lancia in gara ancora più divertito di prima, senza troppe preoccupazioni per le posizioni perse: è questo ciò che dovrebbero insegnare ai ragazzini, lasciando l'agonismo più puro a quando saranno grandi ed arrabbiati. ù

L'ultima cosa che voglio mettere sotto la lente d'ingrandimento è Marco Bui.
Il campione veneto a Montichiari ha dato l'ennesima prova della sua forza morale e fisica.
La sua è stata una gara che lo ha visto sempre spingere al massimo, senza risparmiarsi, sostenuto in maniera incredibile dal pubblico.
Quando marco stava arrivando lo si capiva dall'aumento incredibile del volume del tifo, segno che gli appassionati di MTB non hanno abbandonato, e probabilmente mai lo faranno, il nostro 'cavallo pazzo'.




Andrea Sabbadin

martedì, marzo 4

Attesa spossante!

Più tempo di quanto pensassi...ed a problemi si aggiungono problemi.

La terapia di ghiaccio, riposo ed impacchi di arnica è stata proficua. Il dolore al ginocchio è passato, solo se lo tengo per troppo piegato a fondo mi provoca un po' di dolore nel rialzarmi, ma per il resto va bene.

Così dopo una settimana di fermo, inforco la "mia" MTB per portare l'organizzatore del GPVV a fare un sopraluogo del circuito di Lomazzo, prima prova del Tre Province.

A metà del giro sento il quadricipite sinistro che si indurisce...cazzo! Continuo imperterrito, senza fare una piega, ma il dolore aumenta sempre di più e come quattro mesi fa le gambe diventano di legno. Dolore acuto ed impossibilità di qualsiasi movimento.

Sono costretto a fermarmi ancora. Mi do una settimana di stop...ulteriore e nel frattempo cerco di andare a fare qualche esame per capire finalmente cosa mi provoca questi disturbi...sembrano sovraccarichi di acido lattico, ma nessuno ci capisce...il fegato è ok...boh!
Sigh...sigh....che tristezza, proprio ora che avevo iniziato ad allenarmi bene e con una certa intensità...tuto sembrava andare bene.

La testa è fondamentale...menteniamo la calma(pluralia majestatis) e superiamo anche questa...

@###@[][&/&%£=)%%£"=?/&$"£!@#à!

lunedì, marzo 3

Il Lunedì

Tratto da www.pianetamountainbike.it

Piccola analisi post-week end, un colpo d'occhio sulla situazione della MTB in Italia 'a caldo', subito dopo i fervori delle gare della domenica; un redazionale compilato con un occhio più sui commenti che sui risultati, uno spazio per parlare del 'movimento' piuttosto che dei leader delle classifiche.

Ricordiamo inoltre che Pianeta Mountain Bike offre la possibilità di commentare oppure leggere i commenti riguardanti le gare grazie all'apposita sezione riservata che trovate all'interno del menu a sinistra.

"Finalmente si sono viste le GRANDI SFIDE.
Ad inizio stagione noi amanti della MTB scrutiamo le classifiche delle gare confrontando tempi, km e prestazioni in modo da capire chi, tra i top biker, o anche tra i migliori delle categorie, è più in forma.

Si fanno un sacco di considerazioni de tipo: -Tale è andato come una moto a Cavriana, ma il percorso non presentava grandi difficoltà, mentre Tizio ha fatto 3° a Celle Ligure, li si che rampegava la salita, secondo me tra i due Tizio è più forte...-

Un sacco di idee campate per aria e formulate tramite conti ed equazioni che neanche Dulbecco saprebbe risolvere. Poi arriva la gara,in questo caso la GF de Muretto, che costringe tutti a mettere le carte in tavola.

Rispetto alla stagione scorsa sono cambiate molte cose, sopratutto sono cambiate molte maglie,tanto che sui due podii si sono viste ben 6 maglie completamente nuove.
Le grandi sfide sono andate in campo, i migliori si sono sfidati, hanno incrociato le loro lame fatte de gomma ed ingranaggi.

Molte sono state le conferme, meno le novità, ma l'inizio è promettente.
Ora si attende con trepidazione sabto. Montichiari e la prima prova degli Internazionali d'Italia.
Li la sfida sarà vera, nessuno vorrà cedere un passo all'avversario.
Il sudore si vedrà nonostante il clima sia ancora piuttosto freddino al mattino, ma vi assicuro che lo spettacolo sarà bellissimo. L

e GRANDI SFIDE di per sè sono fantastiche, ma su una gara XC vengono amplificate a massimo.
Se fossi in voi non mi perderei Montichiari e già che gi sono correreianche la gara di domenica
."

Andrea Sabbadin