I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
They fly so high, nearly reach the sky
Then like my dreams they fade and die.
Fortune's always hiding
I've looked everywhere
I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air

venerdì, settembre 25

MOTIVATION FRIDAY!

17 - 06 - 09 Endurance Phase Training from matt watkinson on Vimeo.



Puttanazza...per qualche secondo ieri sera mi sono sentito protagonista di Arma Letale 2...

mercoledì, settembre 23

Bad weather in good mood!!

Pioggia e sole in questi giorni di mezza stagione. L'ultimo mese è stato davvero "tirato". Una settimana di lavoro a Friedrichschafen immerso nel pool di MTB Magazine.
Buttato subito nella mischia del salone, senza troppi complimenti, mi sono sentito un po' spaesato.
Pensavo di essere molto più impacciato, molto più casinista, ma tutto sommato me la sono cavata!
Ho fatto qualche imprecisione, qualche ritardo nella consegna dei publiredazionali, ma ho ricevuto anche qualche complimento e di questo ne vado orgoglioso.
Tornato mi sono preso qualche giorno di riposo, un paio, per andare con Tatapume nei dintorni di Pisa ad una festa di compleanno.
Il festeggiato compiva ben 6 anni ed i suoi 30 piccoli soci hanno fatto gran caciara, gran casino e forse anche a gara per chi riusciva a sporcarsi di più di nutella.
Un bel week-end, tranquillo e sereno, concluso con la visita ad un mega raduno di uccelli in gabbia e frittelle calde e croccanti.
Le settimane dopo sono state grigie. Depressionismo invisibile, nonostante la bella cavalcata per intervistare il campioncino del mondo Junior Gerhard Kerschbaumer.
Partenza da Casa alle ore 7.30, arrivo a Chiusa(Alto adige) alle 11, intervista di un'ora, e ritorno a casina verso le 15.30, detto in breve 770km in poco più di sette ore consecutive.
Il periodaccio è continuato, poi piano piano è scemato.
Sabato e domenica mi sono spostato a Ponte di Legno per seguire l'Adamello Bike, che posti stupendi.
Mi sono divertito, anche se ieri mattina, a casa di Tatapume, mentre scrivevo l'articolo ero poco convinto.
Ho ritrovato la serenità, mi alleno bene con i ragazzi, ho programato l'inizio della mia preparazione per il triathlon 2010 in maniera puntuale a partire dal 4 ottobre, ma faccio fatica a scrivere.
Quando rileggo i miei articoli li trovo poco interessanti e per uno che di mestiere fa(o meglio farebbe) il giornalista non è una gran cosa.
Ora aspetto con un po' di ansia una telefonata da Roma.
No non quella che mi conferma l'assunzione, ma quella che mi dice se gli articoli sull'Adamello Bike erano così pessimi come credo.
Intanto mi muovo per portare a casa un mtb biammortizzata da testare...sperem!

venerdì, settembre 11

giovedì, settembre 10

CANBERRA, UN VERO SUCCESSO?

La spedizione azzurra torna dai mondiali di Canberra con un ricco bottino: due ori e la leadership nel medagliere.
A prima vista sembrerebbe davvero un ricchissimo risultato, ma è davvero così? Dobbiamo davvero essere soddisfatti di questa edizione dei world championship?

Partiamo dal principio: la staffetta. Stranamente tutti i grandi media del settore non avevano annoverato la nostra nazionale nella cerchia delle rappresentative destinate al podio anche se nonostante tutto i nostri sono da sempre tra le squadre più forti e quest'anno sia Fontana, sia Lechner avevano dimostrato di essere davvero forti, per non parlare di Gerhard Kerschbaumer. Una gara solida che ha messo in evidenza la forza del gruppo andando ad esaltare le caratteristiche individuali per trasformarle in un unica onda vincente.
Sicuramente questa è la gara da incorniciare per questo 2009.
Il punto di partenza, lo stimolo per intraprendere un viaggio verso un nuovo corso della nazionale, quello di lavorare sui giovani.
Poco dopo il mondiale italiano si trasforma in Gerhard Kerschbaumer.
Lo junior altoatesino stravince la gara iridata, domina con la stessa sicurezza che aveva messo in campo nelle gare di coppa e negli altri due titoli stagionali quello europeo e quello italiano.
Senza dubbio ci troviamo difronte ad un fenomeno, un vero campione in erba, ma attenti!
Gerhard è solo uno junior, un giovanissimo 18enne con un lungo viaggio davanti prima di diventare una vera stella del firmamento mondiale MTB.
Non voglio fare l'uccello del malaugurio, ma voglio solo mettere in evidenza il fatto che anche Tony Longo, Marco Bui e soprattutto Dario Acquaroli all'età di Gerhard erano dei super-atleti, ma poi qulacosa non è andato e si sono un pò persi, a livello internazionale.
La mancanza di una struttura tecnica solida, scelte errate e forse un po' troppa attenzione ed aspettativa hanno tarpato le ali di queste promesse.
Spero che per Kerschbaumer il futuro si asolo rose e fiori, ma il percorso che sta intraprendendo è davvero difficile.
Forse cercare un posto in un team estero potrebbe preservarlo dalle coccole italiane. Forse.
Fin qui sembra che sia stato davvero un sogno, ma le delusioni ci sono state? Beh senza dubbio tra gli Under23 ci si aspettava molto di più.
Cristian Cominelli ha chiuso nelle retrovie a causa di una caduta, ma non ha mai dato davvero l'impressione di avere lo spunto giusto per essere davanti a lottare, mentre Schweiggl partiva troppo dietro per avere qualche chance, anche se la sua gara è stata comunque buona.
Personalmente sono soddisfatto della nostra campionesse itlaiana Eva Lechner e del suo 9° posto. Questo è il suo miglior risultato mondiale.
Entrare nel nugolo delle migliori 10 non è facile. Eva in questi ultimi anni sta migliorando molto, ma gradualmente.
Forse con l'inserimento di Paola PEzzo nello staff troverà quella figura femminile di riferimento che le è sempre un po' mancata ed allora riuscirà a sviluppare tutto il suo potenziale. Un futuro in divenire.
Forse ciò che più ha lasciato l'amaro in bocca agli appassionati italiani è stato l'undicesimo posto di Marco Aurelio Fontana. Il pubblico si aspettava un altro exploit come quello Olimpico, ma questa volta il miracolo non è avvenuto.
Marco senza alcun dubbio è il nostro atleta più forte, ma purtroppo ancora gli manca qualcosa per essere competitivo, e con questo intendo competitivo per il podio, a livello mondiale.
Per il momento il quinto/quarto posto rimangono il suo limite, insieme all'esuberanza che forse gli fa sprecare troppe energie ad inizio gara, ma parlare da qui, da dietro un computer è facile.
Sicuramente Fontana è nella squadra giusta per crescere, un compagno come Paulissen non si trova tutti i giorni.
Ma allora questa spedizione un successo o un flop? Per me, personalmente, secondo la mia opinione singola, non un trionfo, ma una bellissiima base da cui sviluppare un progetto a lungo termine. Rimbocchiamoci le maniche, tutti!'

mercoledì, settembre 9

Hard days after...

Quando ho iniziato ad intraprendere la mia carriera giornalistica ho pensato che sarei stato felice ogni giorno, che se avressi scritto di ciò cui sono appassionato non avrei mai e poi mai potuto annoiarmi.
Qualche tempo dopo, al termine di un anno in cui il quotidiano per cui lavoro(-avo) mi aveva assegnato quasi esclusivamente gare Giovanissimi, mi sono ritrovato a confutare questo pensiero. Anche nel giornalismo sportivo ci si può annoiare.

Un'altra convinzione era quella di un lavoro rilassato, con tempi abbastanza lunghi. In questi 4 giorni, dopo averne passati 5 giorni a correre su e giù per i padiglioni della fiera di Friedrichshaffen, mi sono ritrovato davanti al cpu a scrivere, scrivere e dancora scrivere. Con la redazione (la nuova di MTB Magazine) che continuava ad incalzarmi per avere il materiale nel minor tempo possibile, per chiedermi conferma dell'aver fissato l'intervista con il Campione del Mondo Junior (l'azzurro Gerhard Kerschbaumer), per sollecitare l'invio delle foto e la scrittura del mio articolo di "colore"...insomma i tanto amati tempi lunghi me li sono scordato alla grande, ma....MI PIACE!

Finalmente sento questo come un vero lavoro e non come un passatempo poco retribuito ed obbligato.