Quando ho iniziato ad intraprendere la mia carriera giornalistica ho pensato che sarei stato felice ogni giorno, che se avressi scritto di ciò cui sono appassionato non avrei mai e poi mai potuto annoiarmi.
Qualche tempo dopo, al termine di un anno in cui il quotidiano per cui lavoro(-avo) mi aveva assegnato quasi esclusivamente gare Giovanissimi, mi sono ritrovato a confutare questo pensiero. Anche nel giornalismo sportivo ci si può annoiare.
Un'altra convinzione era quella di un lavoro rilassato, con tempi abbastanza lunghi. In questi 4 giorni, dopo averne passati 5 giorni a correre su e giù per i padiglioni della fiera di Friedrichshaffen, mi sono ritrovato davanti al cpu a scrivere, scrivere e dancora scrivere. Con la redazione (la nuova di MTB Magazine) che continuava ad incalzarmi per avere il materiale nel minor tempo possibile, per chiedermi conferma dell'aver fissato l'intervista con il Campione del Mondo Junior (l'azzurro Gerhard Kerschbaumer), per sollecitare l'invio delle foto e la scrittura del mio articolo di "colore"...insomma i tanto amati tempi lunghi me li sono scordato alla grande, ma....MI PIACE!
Finalmente sento questo come un vero lavoro e non come un passatempo poco retribuito ed obbligato.
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