I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
They fly so high, nearly reach the sky
Then like my dreams they fade and die.
Fortune's always hiding
I've looked everywhere
I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air

venerdì, luglio 31

Accapatoi e Knoedel

Apro la porta e….porca vacca questa volta c’è anche l’accappatoio. Sono a Nauders, Austria. 5 chilometri dal confine Italiano e 5 da quello Svizzero. Sono qui per una tre giorni di foto, nono diciamolo fico: photoshooting, che accompagneranno un articolo datato 2010.

Mi hanno spedito qui LORO, gli innominati della capitale, gli enti che DOVREBBERO farmi firmare un contratto VERO, che mi costringeranno a trasferirmi in Roma, che sul numero di agosto hanno pubblicato il mio primo articolo.

Comunque…Nauders. Central Hotel, il migliore bike hotel, 4 stelle, camera con vista sul castello, un balcone enorme ed accappatoio con ciabattine. Direttore che beve il caffè con me e mi racconta del luogo.

Mi sento trattato da Re: ho tutto a mia disposizione, internet illimitato, a cena mi chiedono sempre se voglio ancora qualcosa, a colazione...ah!

Una colazione fantastica, c'è tutto quello che ho sempre desiderato.
Yogourt con ogni genere di cereali, frutta secca e disidratata, torte, pane nero da tostare, 12 tipi di miele ed altrettanti di mamellata, prosciutto, formaggio, uova...un sogno di primissimo mattino.

Tre giorni all’insegna i tanti km in moutain bike accompagnato da Gerhard (http://www.agerer.at/), simpaticissima guida del luogo e dalle sue due figlie che fungeranno da modelle.
Lisa e Julia sono due altoatesine pure: doppio passaporto, scuola dello sport in Italia( sono in Nazionale azzurra B di sci) ed il tedesco come lingua madre, ma le smadonnate e le parolacce sono rigorosamente in Italiano.

Hanno passato 3 giorni a ripetere almeno 3-4 volte gli stessi passaggi, avanti ed indietro, mentre io scattavo la bellezza di oltre 1000 fotografie.

La zona è daverro bellissima. Uno dei migliori posti in cui sia stato fin'ora.

Un particolare microclima fa si che ci siano alberi oltre 2000 metri, una foresta cosparsa di piccoli laghetti che sembra più vicina al British Columbia canadese che alla Valtellina.

Mi accompagnano in Val d’Ulina, dove si cammina in una strada interamente scavata nella roccia ed ad un campanile che spunta dalle acque del lago. In tutta la zona permangono i resti della seconda guerra mondiale, tra cui anche una fantastica roccia finta, stile Diabolik.


A metà di una pedalata da 6 ore le due ragazze si sono mangiate tre Knöedel a testa dalle dimensioni impressionanti.

Al termine del primo giorno Gerhard mi ha portato a casa sua per bere una birra, erano le 16.30, alle 19.35 ero ancora li, con 1 litro di Weisse in corpo, ed l’entusiasta vicino di casa di Gerhard, solitamente ubicato a Ginevra, che mi parlava in Francese, Italiano ed Inglese contemporaneamente…mentre le birre vuote aumentavano sul tavolo.
Ho faticato a trovare l’albergo!

Penso di essermi innamorato di questo posto, tanto che sto già pensando di tornarci, ma per il momento penso sia meglio preparare la valigia ancora una volta…lunedì si parte per Cadice…Miss Tatapume mi ha convinto a fare la mia PRIMA VACANZA AL MARE…niente scarponcini immagino!!!

lunedì, luglio 27

Ho VISTO Berna!

Ore 22.30 di mercoledì.
Il cellulare inonda la stanza con la sua musichetta.
Pronto!” “Hola! Senti una cosa Mazza come al solito ha fato casini ed ora deve andare a Berna per farsi fare il visto all’ambasciata indiana, entro domani. Noi partiamo tra 20 minuti. Ci sei?” “Arrivo. Guido io però!”.
Con questo breve dialogo è iniziata la mia (semi)veglia lunga 45 ore.

Alle 00.00 sono nella regione elvetica, a casa di Mazza, Mendrisio.
La scena che mi si para davanti è fantastica.
Il padrone di casa ed il Nano Sud intenti a caricare in macchina una tenda “Lancia&Gusta” più numerosi sacchi a pelo.
E questi?” “Beh ci fermiamo a campeggiare in mezzo alle montagne!”.

Come previsto partiamo attorno alla 1 e 30. Sosta in autogrill per caramelle. Sullo scaffale una lattina di “Energetico K”, con estratti di foglia di Coca, mi chiama…è anche buonino.
Pochi chilometri ed i due occupanti della macchina già dormono. Passato il Gottardo il destino li ridesta.
Usciamo dall’autostrada. Andiamo a Berna sulla strada normale!”.
Uscita Buochs. Paesino sulle sponde di un lago dalle acque scure (beh erano anche le 3 di notte). Pontile, campanella che suona col vento, alberi frondosi che gettano ombre scure su di noi…che sia Cristal Lake?!
Il satellitare mi indica la strada. Il nastro d’asfalto scorre tra piccoli paesini inondati da gerani alle finestre, poi volta secca a sinistra e sale, sale, sale e…sale.
Dopo un’oretta buona un gatto delle nevi si accompagna col cartello 1732 msm. Scolliniamo ed ecco la sorpresa.

La strada diventa sterrata.

“E NO! E NO!” è il grido che proviene dal sedile posteriore fino a quel momento muto e marmoreo.
Incurante delle proteste mi affido totalmente alla lineetta viola sullo schermo davanti a me e continuo dritto. Scelta azzeccata.

Torna l’asfalto ed in 2 ore siamo a Berna, passando nella “vera” Svizzera, tutta alpeggi e chalet. Sono le 5.55, l’ambasciata indiana, meta delle vacanze di tutti i miei soci, apre alle 9.
Il fiume Aare è largo, ma con una corrente fortissima. Nuotatori si buttano per lasciarsi trasportare senza muoversi. Vorrei provare.

Colazione da Starbucks, passeggaita per la bellissima città, dorata e pulitissima.
Rigida e frivola come solo la Svizzera sa essere. Poi Mazza si da alla compilazione carteggi per Visto, al pagamento della somma dovuta all'ambasciata Indiana, perdendo giusto un'oretta.
Io ed il buon Nano Sud ci intrattenevamo all'inteno di un piccolo parco citadino.
Il sottoscritto spulciando il Mac dello svizzero alla ricerca di una connessine wi-fi libera...cosa alquanto facile in un qualsiasi paese extraitaliano. Riuniti ci dirigiamo verso il centro per il pranzo. Entraimo in un supermercato.
Per la modica cifra di 6 franchi accaparo acqua, 300g di noodles con pollo e verdure ed un gelato. Il Nano lo stesso, ma rinunciando ai noodles in favore di una pasta al sugo scotta ed appoiccicaticcia.
Mazza dirotta la sua fame su uno stinco di maiale: INTERO! Mangia seduto su un gradino della via principale, suscitando il disgusto di buona parte del turismo locale.
Prima di partire bevo una lattina da 500 cl di energetico alla mela verde.
Arriviamo a Como alle 18.30.
Scopriamo che per qualche astrale motivo tutti gli erasmus, i fuori sede ed extraterrestri nostri amici sono in città.
Aperitivo lunghissimo ed alla 1.30 mi sto lanciando da un trampolino di 5 metri nelle acque del lago di Como.
Alle 4.45 finalmente il letto mi accoglie. Wazzastylia it's on the runa!

martedì, luglio 21

Dalla Cava al Castello

Venerdì: Ricevo la tanto attesa telefonata da Roma.

Il solito centralino, la solita voce e la solita: "Parlo con Andrea Sabbadin? Le passo il Direttore".
Mi parla dell'articolo sulla Zillertal. Bene, ma manca qualcosa, troppa cronaca e poco racconto. Servono più descrizioni, il lettore deve entrare dentro la valle Austrica..
"Ha presente Simenon? Ecco dovrebbe descrivere i luoghi in quel modo".
STACIPPA!! Una cosa che tutti fanno tranquillamente senza problemi.
Poi la frase criptica: "Ne riparleremo quando avremo più tempo...qui a Roma!"
Passano due ore ed ancora il mio cellulare lampeggia: LORO. E' il vice direttore:"Sabba(per mantenere l'anonimato come ogni buon supereroe)hai da fare dal 28 al 30 Luglio? Cosa ne dici di andare ancora 3 giorni in Austria per un servizio?"
ED AUSTRIA sarà...ancora!
Dopo questa carrellata di buone notizie sfodero la mia migliore maglietta colorata per una serata di Gala.
Ossia una festa organizzata da Le Torte Fatte in Casa. Gruppo festorganizzativo composto da alcuni cari amici che da un paio d'anni allestiscono serate festaiole, annotabili tra i pochi eventi degni di nota e divertimento che il territorio Comasco offre.
Questa volta si balla a ritmo elettronico, per non dimenticare il Traffic, all'interno di una Cava di cemento.
La "location" sembra il set di Fuga Los Angeles.
Si entra attraverso un tunnel illuminato da gialle e torbide luci, l'asfalto rotto e bagnato da gocce che cadono dalla volta, poi un grande spiazzo con colonne di gomme di trattore che si ergono dalla pietraia, il tutto racchiuso tra pareti di roccia bianca.
Il palco spara luci e colori, scritte luminose sulla roccia, strobo e faretti tutto intorno. Da un momento all'altro mi aspetto una dune buggie nera blindata ed drago meccanico sputafuoco, ma l'unica cosa che sputa qualcosa è il mio caro amico Mazza che mi parla a 2 centimetri dal naso con il fiato del 4° Vodkalemon, cercando di insegnarmi a ballare il tip tap.
Lo accontento, ma con solo una bevanda del toro in corpo (sono il guidatore designato) faccio fatica a tenergli testa.
Attorno alle 3 inizia lo "show dei tacchi".
Giovani donzelle, "messe giù da gara" con tacco 12, iniziano a subire i fumi dell'alcool ed il terreno accidentato della cava. Caviglie e polsi ne risentono.
Miss Tatapume e socie godono dal basso delle loro ballerine.
I Nani (Sud e Nord) si trasformano in moderni cavallieri e si lanciano in soccorso delle damigelle...con scarsi risultati purtroppo.

Tocco il letto alle 4.30.
Tre ore più tardi la sveglia ringhia a pochi centimetri dalle mie orecchie.
Salto sulla fida Volvo CF: direzione castello di Brescia e Campionati Italiani Cross Country MTB. Coda per incidente. PArtito ore 8.30 arrivato ore 11.30. SGRUNT.
Ancora una domenica di lavoro con occhiaie formato gigante. Una giornata passata a camminare tra le bellissime mura della Leonessa d'Italia, tra amici, birre offerte sotto il sole, connessioni wireless inesistenti ed una bellissima tappa del Tour de France guardata dentro un vecchio Game Gear.
Ancora una domenica in attesa di un contratto VERO, ma (forse)sempre più vicino, vicino quanto l'Austria.

Un caldo buon 20 luglio a tutti, ma sopratutto al vecchio Apollo 11 ed al ragazzo Carlo Giuliani.