Ore 22.30 di mercoledì.
Il cellulare inonda la stanza con la sua musichetta.
”Pronto!” “Hola! Senti una cosa Mazza come al solito ha fato casini ed ora deve andare a Berna per farsi fare il visto all’ambasciata indiana, entro domani. Noi partiamo tra 20 minuti. Ci sei?” “Arrivo. Guido io però!”.
Con questo breve dialogo è iniziata la mia (semi)veglia lunga 45 ore.
Alle 00.00 sono nella regione elvetica, a casa di Mazza, Mendrisio.
La scena che mi si para davanti è fantastica.
Il padrone di casa ed il Nano Sud intenti a caricare in macchina una tenda “Lancia&Gusta” più numerosi sacchi a pelo.
“E questi?” “Beh ci fermiamo a campeggiare in mezzo alle montagne!”.
Come previsto partiamo attorno alla 1 e 30. Sosta in autogrill per caramelle. Sullo scaffale una lattina di “Energetico K”, con estratti di foglia di Coca, mi chiama…è anche buonino.
Pochi chilometri ed i due occupanti della macchina già dormono. Passato il Gottardo il destino li ridesta.
“Usciamo dall’autostrada. Andiamo a Berna sulla strada normale!”.
Uscita Buochs. Paesino sulle sponde di un lago dalle acque scure (beh erano anche le 3 di notte). Pontile, campanella che suona col vento, alberi frondosi che gettano ombre scure su di noi…che sia Cristal Lake?!
Il satellitare mi indica la strada. Il nastro d’asfalto scorre tra piccoli paesini inondati da gerani alle finestre, poi volta secca a sinistra e sale, sale, sale e…sale.
Dopo un’oretta buona un gatto delle nevi si accompagna col cartello 1732 msm. Scolliniamo ed ecco la sorpresa.
La strada diventa sterrata.
“E NO! E NO!” è il grido che proviene dal sedile posteriore fino a quel momento muto e marmoreo.
Incurante delle proteste mi affido totalmente alla lineetta viola sullo schermo davanti a me e continuo dritto. Scelta azzeccata.
Torna l’asfalto ed in 2 ore siamo a Berna, passando nella “vera” Svizzera, tutta alpeggi e chalet. Sono le 5.55, l’ambasciata indiana, meta delle vacanze di tutti i miei soci, apre alle 9.
Il fiume Aare è largo, ma con una corrente fortissima. Nuotatori si buttano per lasciarsi trasportare senza muoversi. Vorrei provare.
Colazione da Starbucks, passeggaita per la bellissima città, dorata e pulitissima.
Rigida e frivola come solo la Svizzera sa essere. Poi Mazza si da alla compilazione carteggi per Visto, al pagamento della somma dovuta all'ambasciata Indiana, perdendo giusto un'oretta.
Io ed il buon Nano Sud ci intrattenevamo all'inteno di un piccolo parco citadino.
Il sottoscritto spulciando il Mac dello svizzero alla ricerca di una connessine wi-fi libera...cosa alquanto facile in un qualsiasi paese extraitaliano. Riuniti ci dirigiamo verso il centro per il pranzo. Entraimo in un supermercato.
Per la modica cifra di 6 franchi accaparo acqua, 300g di noodles con pollo e verdure ed un gelato. Il Nano lo stesso, ma rinunciando ai noodles in favore di una pasta al sugo scotta ed appoiccicaticcia.
Mazza dirotta la sua fame su uno stinco di maiale: INTERO! Mangia seduto su un gradino della via principale, suscitando il disgusto di buona parte del turismo locale.
Il cellulare inonda la stanza con la sua musichetta.
”Pronto!” “Hola! Senti una cosa Mazza come al solito ha fato casini ed ora deve andare a Berna per farsi fare il visto all’ambasciata indiana, entro domani. Noi partiamo tra 20 minuti. Ci sei?” “Arrivo. Guido io però!”.
Con questo breve dialogo è iniziata la mia (semi)veglia lunga 45 ore.
Alle 00.00 sono nella regione elvetica, a casa di Mazza, Mendrisio.
La scena che mi si para davanti è fantastica.
Il padrone di casa ed il Nano Sud intenti a caricare in macchina una tenda “Lancia&Gusta” più numerosi sacchi a pelo.
“E questi?” “Beh ci fermiamo a campeggiare in mezzo alle montagne!”.
Come previsto partiamo attorno alla 1 e 30. Sosta in autogrill per caramelle. Sullo scaffale una lattina di “Energetico K”, con estratti di foglia di Coca, mi chiama…è anche buonino.
Pochi chilometri ed i due occupanti della macchina già dormono. Passato il Gottardo il destino li ridesta.
“Usciamo dall’autostrada. Andiamo a Berna sulla strada normale!”.
Uscita Buochs. Paesino sulle sponde di un lago dalle acque scure (beh erano anche le 3 di notte). Pontile, campanella che suona col vento, alberi frondosi che gettano ombre scure su di noi…che sia Cristal Lake?!
Il satellitare mi indica la strada. Il nastro d’asfalto scorre tra piccoli paesini inondati da gerani alle finestre, poi volta secca a sinistra e sale, sale, sale e…sale.
Dopo un’oretta buona un gatto delle nevi si accompagna col cartello 1732 msm. Scolliniamo ed ecco la sorpresa.
La strada diventa sterrata.
“E NO! E NO!” è il grido che proviene dal sedile posteriore fino a quel momento muto e marmoreo.
Incurante delle proteste mi affido totalmente alla lineetta viola sullo schermo davanti a me e continuo dritto. Scelta azzeccata.
Torna l’asfalto ed in 2 ore siamo a Berna, passando nella “vera” Svizzera, tutta alpeggi e chalet. Sono le 5.55, l’ambasciata indiana, meta delle vacanze di tutti i miei soci, apre alle 9.
Il fiume Aare è largo, ma con una corrente fortissima. Nuotatori si buttano per lasciarsi trasportare senza muoversi. Vorrei provare.
Colazione da Starbucks, passeggaita per la bellissima città, dorata e pulitissima.
Rigida e frivola come solo la Svizzera sa essere. Poi Mazza si da alla compilazione carteggi per Visto, al pagamento della somma dovuta all'ambasciata Indiana, perdendo giusto un'oretta.
Io ed il buon Nano Sud ci intrattenevamo all'inteno di un piccolo parco citadino.
Il sottoscritto spulciando il Mac dello svizzero alla ricerca di una connessine wi-fi libera...cosa alquanto facile in un qualsiasi paese extraitaliano. Riuniti ci dirigiamo verso il centro per il pranzo. Entraimo in un supermercato.
Per la modica cifra di 6 franchi accaparo acqua, 300g di noodles con pollo e verdure ed un gelato. Il Nano lo stesso, ma rinunciando ai noodles in favore di una pasta al sugo scotta ed appoiccicaticcia.
Mazza dirotta la sua fame su uno stinco di maiale: INTERO! Mangia seduto su un gradino della via principale, suscitando il disgusto di buona parte del turismo locale.
Prima di partire bevo una lattina da 500 cl di energetico alla mela verde.
Arriviamo a Como alle 18.30.
Scopriamo che per qualche astrale motivo tutti gli erasmus, i fuori sede ed extraterrestri nostri amici sono in città.
Aperitivo lunghissimo ed alla 1.30 mi sto lanciando da un trampolino di 5 metri nelle acque del lago di Como.
Alle 4.45 finalmente il letto mi accoglie. Wazzastylia it's on the runa!
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