I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
They fly so high, nearly reach the sky
Then like my dreams they fade and die.
Fortune's always hiding
I've looked everywhere
I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air

Visualizzazione post con etichetta Ser Andrea Sabbadin. Mostra tutti i post
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mercoledì, settembre 23

Bad weather in good mood!!

Pioggia e sole in questi giorni di mezza stagione. L'ultimo mese è stato davvero "tirato". Una settimana di lavoro a Friedrichschafen immerso nel pool di MTB Magazine.
Buttato subito nella mischia del salone, senza troppi complimenti, mi sono sentito un po' spaesato.
Pensavo di essere molto più impacciato, molto più casinista, ma tutto sommato me la sono cavata!
Ho fatto qualche imprecisione, qualche ritardo nella consegna dei publiredazionali, ma ho ricevuto anche qualche complimento e di questo ne vado orgoglioso.
Tornato mi sono preso qualche giorno di riposo, un paio, per andare con Tatapume nei dintorni di Pisa ad una festa di compleanno.
Il festeggiato compiva ben 6 anni ed i suoi 30 piccoli soci hanno fatto gran caciara, gran casino e forse anche a gara per chi riusciva a sporcarsi di più di nutella.
Un bel week-end, tranquillo e sereno, concluso con la visita ad un mega raduno di uccelli in gabbia e frittelle calde e croccanti.
Le settimane dopo sono state grigie. Depressionismo invisibile, nonostante la bella cavalcata per intervistare il campioncino del mondo Junior Gerhard Kerschbaumer.
Partenza da Casa alle ore 7.30, arrivo a Chiusa(Alto adige) alle 11, intervista di un'ora, e ritorno a casina verso le 15.30, detto in breve 770km in poco più di sette ore consecutive.
Il periodaccio è continuato, poi piano piano è scemato.
Sabato e domenica mi sono spostato a Ponte di Legno per seguire l'Adamello Bike, che posti stupendi.
Mi sono divertito, anche se ieri mattina, a casa di Tatapume, mentre scrivevo l'articolo ero poco convinto.
Ho ritrovato la serenità, mi alleno bene con i ragazzi, ho programato l'inizio della mia preparazione per il triathlon 2010 in maniera puntuale a partire dal 4 ottobre, ma faccio fatica a scrivere.
Quando rileggo i miei articoli li trovo poco interessanti e per uno che di mestiere fa(o meglio farebbe) il giornalista non è una gran cosa.
Ora aspetto con un po' di ansia una telefonata da Roma.
No non quella che mi conferma l'assunzione, ma quella che mi dice se gli articoli sull'Adamello Bike erano così pessimi come credo.
Intanto mi muovo per portare a casa un mtb biammortizzata da testare...sperem!

giovedì, giugno 26

Ser Andrea Sabbadin contro le zanzare elicottero

Un bel dì d'una calda estate contemporanea il prode cavalliere Ser Andrea Sabbadin, dopo aver tavagliato duramente durante la calura giornaliera ed essersi recato ove il cibo si conquista con un piccolo rettangolo sbrillucciacante, decise che era venuto per lui il tempo del suo giornaliero sviluppo dell'arte pedalatoria.
Inossò tosto l'armatura di lycra, i calzari a sgancio rapido e l'elmo da battaglia corredato da lenti colorate, ivi si accostò al suo nero destriero di carbonio.
Controllò con cura che tutti i bardamenti fossero in perfetto ordine: la pressione era giusta, e le pinze rotanti-fermanti funzionavano alla perfezione.
Poteva motare in sella e lanciarsi all' "entrainment".

Percorse tranquillamente il tragitto levigato che dal borgo di Veniano lo condusse nei possedimenti lomazzesi. In quella landa penetò nel fitto del bosco.
Salite, deiscese, sassi, buche, fango e vegetazione incontrava sulla sua strada. Il destriero scorreva ottimamente, ma la fatica ed il caldo lo fecero assudare!!!!
Fu l'inizio della lotta. L'afrore del suo sudore e la lucciocosità della sua pelle, unita chissamai al giallo delle lenti, richiamarono un terrificante sciame di zanzare-elicottero.
I torbidi animali lo attaccarono in ogni dove, cercarono di farlo uscire di strada assaltandogli gli occhi, ma invano perchè le lenti lo proteggevano...al contrario l'armatura estiva di lycra(leggera e fresca) non faceva altrettanto. Colpi sulle gambe, colpi sulle braccia: le zanzare-elicottero non lesinavano con gli attacchi. Dopo 20min di lotta finalmente Ser Andrea Sabbadin trovò l'uscita del labirinto vegetativo, ma tosto si ricredette e con il furore di un serpente bi-fronte si lanciò nuovamente da dove era entrato anzitempo.

Ancora fatica ed ancora nugoli di zanzare-elicottero, ma questa volta Ser Andrea Sabbadin non si fece cogliere impreparato, ne scansò 7 o 8 con la mano guantata, poi in piedi sul suo destriero aumentò l'andatura e issì disse: " Mostri alati...prendetossimi se vi riesce!!!" e s'involò!

Questo narra la leggenda nascosta sotto la pietra, ma il consiglio per voi mortan è quello di metter sempre l'oleoso l'Autan.
Allenamenti:
Lunedì: 45' Corsa
Martedì: 1h45' BdC
Mercoledì: 1h30' MTB