I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
They fly so high, nearly reach the sky
Then like my dreams they fade and die.
Fortune's always hiding
I've looked everywhere
I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air

martedì, giugno 24

Inside Worlds...party report!

I 7 giorni passati in Val di Sole a seguire i campionati del Mondo di mountain bike sono stati davvero duri. Seguire un mondiale come giornalista non è affatto facile. E' stressante e faticoso. Finisci le giornate affamato ed appiccicoso, con mal di stomaco incredibili perchè in sala stampa danno solo red bull ghiacciata e ti ritrovi, ogni giorno, con 4 lattine vuote a far compagnia al tuo surriscaldato computer acceso da un tempo immemore.

Corri, in pantaloncini corti, a destra ed a sinistra in mezzo a erba alta ed ortiche, arranchi lungo pendii carico di macchina fotografica, taccuino, penna e cronometro, oggetti che devi poi azionare contemporaneamente al passaggio dei bikers, spesso troppo veloci...con una sola conseguenza: ti perdi il primo o i primi ed inventi distacchi. Fuori ci sono 32/34°, i ragazzi in bici faticano e sudano, ma anche tu giornalista non sei da meno, con i piedi saldati negli scarponcini da montagna che regolarmente slacci ed apri appena arrivi in sala stampa...immaginate le conseguenze.

Dormi poco perchè finisci di lavorare alle 11 e reinizi alle 8, mangi schifezze dolci miste a schifezze salate, bevi litri e litri d'acqua perché le bottigliette da 50cl. scendono in un colpo solo con la conseguenza che dai un incentivo in più alla già abbondante sudorazione che, mista alla polvere alzata dai passaggi dei bikers, crea una patina leggera su tutto il tuo corpo, già completamente ustionato e ricoperto di crema dopo sole.

Strigi mani, parli con centinaia di persone in centinaia di lingue, a dir la verità 3: Italiano, Inglese ed un misto di tutte le infarinature linguestiche conosciute, una sorta di esperanto tecnico-ciclistico.Fai nuove amicizie e ne rinsaldi di vecchie, ti allei con i “nemici” di testate diverse perchè ti sei perso quel passaggio oppure quella dichiarazione, guardi miliardi di foto scattate a bikers e pubblico, con i volontari che ti prendono in giro per le 40 foto fatte alla ragazza carina a bordo pista.

Cammini con passo spedito tra gli stands adocchiando quel particolare pezzo o indumento ad un prezzo stracciato ripromettendoti che ripasserai per acquistarlo, ben consapevole che non sarà così. Trovi poco tempo per pedalare o correre e spesso ad ore impensate tipo le 6 di mattina o le 9 di sera, ti imbuchi in feste dove capisci cosa vuol dire festeggiare la vittoria di un mondiale e ne esci la mattina seguente infilandoti a dormire nel bagagliaio della macchina.

Qui una piccola parentesi va aperta. Nel pensiero comune il ciclista è uno di quegli sportivi morigerati per eccellenza ed in alcuni casi è assolutamente vero, ma provate a mettere insieme in una discoteca 200 atleti professionisti tra i 19 ed i 25 anni ambo-sessi provenienti da 42 diversi paesi del mondo ed otterrete una delle più selvagge feste cui abbia mai partecipato. In più se si unisce il fatto che tra questi 200, 6 dovevano festeggiare la conquista di una medaglia…si ottiene davvero una miscela esplosiva.

I mesi di sacrifici fatti terminano con danze sfrenate in mutande sopra i tavoli, con boccali di birra che vengono rovesciati alla “Flash Dance” su uno svizzero che solo 1 giorno prima pesava i suoi 90g di pasta in bianco per non appesantirsi troppo.
Dagli stand delle squadre emergevano coppie di amanti poliglotti (in ogni senso), le ragazze della Val di Sole ringraziavano il cielo per tutto quel bendiddio straniero.

Il culmine della festa è arrivato con la sfida tra due neo campioni del mondo, entrambi bardati di maglia iridata, per decretare chi reggeva più grappe (gli stranieri hanno questa smodata passione per la grappa, ma odiano il Braulio…stolti).
Insomma dopo mesi e mesi di sacrifici ci vorranno mesi e mesi per riprendersi da questa festa…e la mattina seguente leggevi la partecipazione sui volti!

La giornata seguente è stata molto, molto difficile, lavorare con la “scimmietta” non è piacevole, qui le red bull saranno state almeno 6. E tra due settimane si replica con il Mondiale Marathon…sono già preoccupato.

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