I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
They fly so high, nearly reach the sky
Then like my dreams they fade and die.
Fortune's always hiding
I've looked everywhere
I'm forever blowing bubbles
Pretty bubbles in the air
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giovedì, dicembre 17
martedì, novembre 17
2 in saccoccia!

Piano piano miglioro sia in piacina, sia nella corsa, mentre in bici tutto fila liscio. L'arrampicata mi da consapevolezza di me stesso, mentre la pallavolo è una sorta di stabilizzatore naturale.
Non vedo però l'ora di farmi una bella sciata, con i buoni vecchi Wazza e Miss Tatapume...
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lunedì, agosto 24
Domaso mia domaso, ridi poco che ti gaso!
Tutto è capitato per caso! Venerdì dopo aver lavorato tutta la mattina agognavo una piscina. Ore 12 io e Miss Tatapume recuperiamo l'oste Bobbe ed Erica. Le piscine sono però affollate e così si decide di guidare fino alla Riva del Garda comasca: Domaso.
Percorriamo tranquilli la statale regina, rendendoci conto ancora una volta di quanto sia bello il nostro Lago. Dopo un'oretta siamo iiùn spiaggia immersi tra tedeschi windsurfisti e bambini nudi...italiani POCHI! Sentiamo quasi un senso di libertà scorrerci nella schiena. Un ghiacciolo è quello che ci vuole, mi alzo faccio 50 metri e da un ammasso di carne bianchissima alla mia destra esce un ruggito: "SABBA DISAGIATO!".
Il buon Willy Beluga (in quanto non prende il sole da anni) è steso all'ombra di un platano, mentre il siciliano Cuc si rosola poco più in là. Una birra è d'obbligo.
I due ci informano che sono li da un paio di giorni e che il girono dopo arriveranno altri disagiati, tra cui il Cubano in bicicletta.
Decidiamo di risalire anche noi...in biciclettta, o almeno io e Bobbe, le donnine non vedono l'ora di usare la decappottabile di Erica per arrivare in un posto pieno di surfisti biondi.
Sabato mattina ore 5.10, mi squilla il cellulare...attesa lunghissima e poi in lontananza o da dentro una caverna "Giallo o Verde? Mammuth o North Face?" il buon Davide mi chiama da Katmandu per sapere di che colore voglio il piumino da alta montagna(40 euri) e per chiedermi di andarlo a prendere all'areoporto Martedì.
Alle 6 parto direzione Bellagio in sella alla mia bicicletta. Nel bel paesotto lacustre si svolge l'unico Ironman(3.8km a nuoto, 180 in bici e 42 di corsa) del continente italiano, io naturalmente devo essere la per fare interviste ed articolo. Alle 7.30 sono la, rimango impressionato da quanto questi atleti sono forti. Ma la mia direzione è Domaso.
Finisco il lavoro e prendo il traghetto alle 9.10 e mi porto sulla sponda opposta. Bobbe è già a Menaggio, sta facendo colazione e fumandosi una sigaretta. Bobbe è lo sportivo più antisportivo che conosca, basti pensare che un'ora dopo, quando arriviamo a Domaso, al bar ordiniamo un caffè americano(io) ed una moretti da 66cl, che prima delle 13 diventeranno 3.
Willy e Cuc si alzano, inizia la lotta per il disagio. Poco dopo arrivano anche Mister Bomba e consorte. Il Cubano, che doveva partire attorno alle 9 da Como, è ancora a letto, arriverà tra 3 ore circa (il tempo di percorrenza Como-Domaso in bicicletta). Arrivano anche Miss Tatapume ed Erica. Al bar iniziano a moltiplicarsi le birre, gli spritz, i panini ed i gelati. Io devo ancora scrivere un articolo e decido di fermarmi alla prima media. Compare il Cubano, stremato, con una gomma buca ed un attimo incazzato...lo si calma ordinandogli direttamente 2 medie e due spritz. Lascio la compagnia, prendo il cpu ed il wifi point del campeggio per mettermi a lavorare. Scrivere un articolo a due passi da una spiaggia con un leggero vento rinfrescante non ha prezzo, I love my job!
Telefonano Ricky e Marika..."Dove siete? Domaso? Ok dai arriviamo!" e sono altri due...poi se ne aggiungerano altri tre ed infine un'altro ancora...partiti da 4 siamo in 14.
Decidiamo di cenare in un agriturismo da noi conosciuto...prenotimao per le 20, ma siamo la solo alle 21.10. Taglieri di salumi, gnochetti di farina di castagne, pizzoccheri, grigliata di carne ed una tagliata di manzo fantastica, torta di grano saraceno con confettura di mirtilli, una bottiglia di vino a testa, amaro, caffè sorbetto al limone...ubriachezza molesta e ancia stracolma, il tutto per soli 25 euro.
Con difficoltà non indifferente la mandria torna in centro, ci infiliamo in uno dei locali più tamarri della zona.
Sono tutti in assetto da rimorchio...noi in tuta, infradito, pantaloni corti e magliette sudate, facciamo comunque la nostra porca figura. Qualche giro di Cuba libre ed una piña colada poi decido che è ora di abbandonare gli amiconi per dormire almeno un paio d'ore. Io il giorno dopo devo essere a Lenno (1ora di bici più giù) a commentare per tutta la mattina una gara di mountain bike.
Il risveglio alle 6 è facile...Willy e Cuc sono appena arrivati e fanno un casino allucinante per entrare in tenda. Mi alzo, mi cambio ed inforco la bici pedalando lentamente. Tutto è silenzioso, l'aria fresca e l'alba sul lago è di una bellezza devastante.
Lavorare con una serata così alle spalle, non è stato facile, ma ci sono riuscito. Alle 14.30 sono a casa finalmente. Puzzo, sono stanchissimo ed ho solo voglia di dormire, ma ho ancora del lavoro da terminare.
Miss Tatapume mi chiama: "abbiamo trovato il cubano che dormiva in spiaggia, con un piede sanguinante, una tipa svizzera abbracciata ed in mutande", lui però non sa come ha fatto a finire così e non si ricorda nulla". Cercavamo il disagio e l'abbiamo trovato.
Percorriamo tranquilli la statale regina, rendendoci conto ancora una volta di quanto sia bello il nostro Lago. Dopo un'oretta siamo iiùn spiaggia immersi tra tedeschi windsurfisti e bambini nudi...italiani POCHI! Sentiamo quasi un senso di libertà scorrerci nella schiena. Un ghiacciolo è quello che ci vuole, mi alzo faccio 50 metri e da un ammasso di carne bianchissima alla mia destra esce un ruggito: "SABBA DISAGIATO!".
Il buon Willy Beluga (in quanto non prende il sole da anni) è steso all'ombra di un platano, mentre il siciliano Cuc si rosola poco più in là. Una birra è d'obbligo.

Decidiamo di risalire anche noi...in biciclettta, o almeno io e Bobbe, le donnine non vedono l'ora di usare la decappottabile di Erica per arrivare in un posto pieno di surfisti biondi.
Sabato mattina ore 5.10, mi squilla il cellulare...attesa lunghissima e poi in lontananza o da dentro una caverna "Giallo o Verde? Mammuth o North Face?" il buon Davide mi chiama da Katmandu per sapere di che colore voglio il piumino da alta montagna(40 euri) e per chiedermi di andarlo a prendere all'areoporto Martedì.
Alle 6 parto direzione Bellagio in sella alla mia bicicletta. Nel bel paesotto lacustre si svolge l'unico Ironman(3.8km a nuoto, 180 in bici e 42 di corsa) del continente italiano, io naturalmente devo essere la per fare interviste ed articolo. Alle 7.30 sono la, rimango impressionato da quanto questi atleti sono forti. Ma la mia direzione è Domaso.
Finisco il lavoro e prendo il traghetto alle 9.10 e mi porto sulla sponda opposta. Bobbe è già a Menaggio, sta facendo colazione e fumandosi una sigaretta. Bobbe è lo sportivo più antisportivo che conosca, basti pensare che un'ora dopo, quando arriviamo a Domaso, al bar ordiniamo un caffè americano(io) ed una moretti da 66cl, che prima delle 13 diventeranno 3.
Willy e Cuc si alzano, inizia la lotta per il disagio. Poco dopo arrivano anche Mister Bomba e consorte. Il Cubano, che doveva partire attorno alle 9 da Como, è ancora a letto, arriverà tra 3 ore circa (il tempo di percorrenza Como-Domaso in bicicletta). Arrivano anche Miss Tatapume ed Erica. Al bar iniziano a moltiplicarsi le birre, gli spritz, i panini ed i gelati. Io devo ancora scrivere un articolo e decido di fermarmi alla prima media. Compare il Cubano, stremato, con una gomma buca ed un attimo incazzato...lo si calma ordinandogli direttamente 2 medie e due spritz. Lascio la compagnia, prendo il cpu ed il wifi point del campeggio per mettermi a lavorare. Scrivere un articolo a due passi da una spiaggia con un leggero vento rinfrescante non ha prezzo, I love my job!
Telefonano Ricky e Marika..."Dove siete? Domaso? Ok dai arriviamo!" e sono altri due...poi se ne aggiungerano altri tre ed infine un'altro ancora...partiti da 4 siamo in 14.
Decidiamo di cenare in un agriturismo da noi conosciuto...prenotimao per le 20, ma siamo la solo alle 21.10. Taglieri di salumi, gnochetti di farina di castagne, pizzoccheri, grigliata di carne ed una tagliata di manzo fantastica, torta di grano saraceno con confettura di mirtilli, una bottiglia di vino a testa, amaro, caffè sorbetto al limone...ubriachezza molesta e ancia stracolma, il tutto per soli 25 euro.
Con difficoltà non indifferente la mandria torna in centro, ci infiliamo in uno dei locali più tamarri della zona.
Sono tutti in assetto da rimorchio...noi in tuta, infradito, pantaloni corti e magliette sudate, facciamo comunque la nostra porca figura. Qualche giro di Cuba libre ed una piña colada poi decido che è ora di abbandonare gli amiconi per dormire almeno un paio d'ore. Io il giorno dopo devo essere a Lenno (1ora di bici più giù) a commentare per tutta la mattina una gara di mountain bike.
Il risveglio alle 6 è facile...Willy e Cuc sono appena arrivati e fanno un casino allucinante per entrare in tenda. Mi alzo, mi cambio ed inforco la bici pedalando lentamente. Tutto è silenzioso, l'aria fresca e l'alba sul lago è di una bellezza devastante.
Lavorare con una serata così alle spalle, non è stato facile, ma ci sono riuscito. Alle 14.30 sono a casa finalmente. Puzzo, sono stanchissimo ed ho solo voglia di dormire, ma ho ancora del lavoro da terminare.
Miss Tatapume mi chiama: "abbiamo trovato il cubano che dormiva in spiaggia, con un piede sanguinante, una tipa svizzera abbracciata ed in mutande", lui però non sa come ha fatto a finire così e non si ricorda nulla". Cercavamo il disagio e l'abbiamo trovato.
lunedì, luglio 27
Ho VISTO Berna!
Ore 22.30 di mercoledì.
Il cellulare inonda la stanza con la sua musichetta.
”Pronto!” “Hola! Senti una cosa Mazza come al solito ha fato casini ed ora deve andare a Berna per farsi fare il visto all’ambasciata indiana, entro domani. Noi partiamo tra 20 minuti. Ci sei?” “Arrivo. Guido io però!”.
Con questo breve dialogo è iniziata la mia (semi)veglia lunga 45 ore.
Alle 00.00 sono nella regione elvetica, a casa di Mazza, Mendrisio.
La scena che mi si para davanti è fantastica.
Il padrone di casa ed il Nano Sud intenti a caricare in macchina una tenda “Lancia&Gusta” più numerosi sacchi a pelo.
“E questi?” “Beh ci fermiamo a campeggiare in mezzo alle montagne!”.
Come previsto partiamo attorno alla 1 e 30. Sosta in autogrill per caramelle. Sullo scaffale una lattina di “Energetico K”, con estratti di foglia di Coca, mi chiama…è anche buonino.
Pochi chilometri ed i due occupanti della macchina già dormono. Passato il Gottardo il destino li ridesta.
“Usciamo dall’autostrada. Andiamo a Berna sulla strada normale!”.
Uscita Buochs. Paesino sulle sponde di un lago dalle acque scure (beh erano anche le 3 di notte). Pontile, campanella che suona col vento, alberi frondosi che gettano ombre scure su di noi…che sia Cristal Lake?!
Il satellitare mi indica la strada. Il nastro d’asfalto scorre tra piccoli paesini inondati da gerani alle finestre, poi volta secca a sinistra e sale, sale, sale e…sale.
Dopo un’oretta buona un gatto delle nevi si accompagna col cartello 1732 msm. Scolliniamo ed ecco la sorpresa.
La strada diventa sterrata.

“E NO! E NO!” è il grido che proviene dal sedile posteriore fino a quel momento muto e marmoreo.
Incurante delle proteste mi affido totalmente alla lineetta viola sullo schermo davanti a me e continuo dritto. Scelta azzeccata.
Torna l’asfalto ed in 2 ore siamo a Berna, passando nella “vera” Svizzera, tutta alpeggi e chalet. Sono le 5.55, l’ambasciata indiana, meta delle vacanze di tutti i miei soci, apre alle 9.
Il fiume Aare è largo, ma con una corrente fortissima. Nuotatori si buttano per lasciarsi trasportare senza muoversi. Vorrei provare.
Colazione da Starbucks, passeggaita per la bellissima città, dorata e pulitissima.
Rigida e frivola come solo la Svizzera sa essere. Poi Mazza si da alla compilazione carteggi per Visto, al pagamento della somma dovuta all'ambasciata Indiana, perdendo giusto un'oretta.
Io ed il buon Nano Sud ci intrattenevamo all'inteno di un piccolo parco citadino.
Il s
ottoscritto spulciando il Mac dello svizzero alla ricerca di una connessine wi-fi libera...cosa alquanto facile in un qualsiasi paese extraitaliano. Riuniti ci dirigiamo verso il centro per il pranzo. Entraimo in un supermercato.
Per la modica cifra di 6 franchi accaparo acqua, 300g di noodles con pollo e verdure ed un gelato. Il Nano lo stesso, ma rinunciando ai noodles in favore di una pasta al sugo scotta ed appoiccicaticcia.
Mazza dirotta la sua fame su uno stinco di maiale: INTERO! Mangia seduto su un gradino della via principale, suscitando il disgusto di buona parte del turismo locale.
Il cellulare inonda la stanza con la sua musichetta.
”Pronto!” “Hola! Senti una cosa Mazza come al solito ha fato casini ed ora deve andare a Berna per farsi fare il visto all’ambasciata indiana, entro domani. Noi partiamo tra 20 minuti. Ci sei?” “Arrivo. Guido io però!”.
Alle 00.00 sono nella regione elvetica, a casa di Mazza, Mendrisio.
La scena che mi si para davanti è fantastica.
Il padrone di casa ed il Nano Sud intenti a caricare in macchina una tenda “Lancia&Gusta” più numerosi sacchi a pelo.
“E questi?” “Beh ci fermiamo a campeggiare in mezzo alle montagne!”.
Come previsto partiamo attorno alla 1 e 30. Sosta in autogrill per caramelle. Sullo scaffale una lattina di “Energetico K”, con estratti di foglia di Coca, mi chiama…è anche buonino.
Pochi chilometri ed i due occupanti della macchina già dormono. Passato il Gottardo il destino li ridesta.
“Usciamo dall’autostrada. Andiamo a Berna sulla strada normale!”.
Uscita Buochs. Paesino sulle sponde di un lago dalle acque scure (beh erano anche le 3 di notte). Pontile, campanella che suona col vento, alberi frondosi che gettano ombre scure su di noi…che sia Cristal Lake?!
Il satellitare mi indica la strada. Il nastro d’asfalto scorre tra piccoli paesini inondati da gerani alle finestre, poi volta secca a sinistra e sale, sale, sale e…sale.
Dopo un’oretta buona un gatto delle nevi si accompagna col cartello 1732 msm. Scolliniamo ed ecco la sorpresa.
La strada diventa sterrata.
“E NO! E NO!” è il grido che proviene dal sedile posteriore fino a quel momento muto e marmoreo.
Incurante delle proteste mi affido totalmente alla lineetta viola sullo schermo davanti a me e continuo dritto. Scelta azzeccata.
Torna l’asfalto ed in 2 ore siamo a Berna, passando nella “vera” Svizzera, tutta alpeggi e chalet. Sono le 5.55, l’ambasciata indiana, meta delle vacanze di tutti i miei soci, apre alle 9.
Il fiume Aare è largo, ma con una corrente fortissima. Nuotatori si buttano per lasciarsi trasportare senza muoversi. Vorrei provare.
Colazione da Starbucks, passeggaita per la bellissima città, dorata e pulitissima.
Rigida e frivola come solo la Svizzera sa essere. Poi Mazza si da alla compilazione carteggi per Visto, al pagamento della somma dovuta all'ambasciata Indiana, perdendo giusto un'oretta.
Io ed il buon Nano Sud ci intrattenevamo all'inteno di un piccolo parco citadino.
Il s
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Per la modica cifra di 6 franchi accaparo acqua, 300g di noodles con pollo e verdure ed un gelato. Il Nano lo stesso, ma rinunciando ai noodles in favore di una pasta al sugo scotta ed appoiccicaticcia.
Mazza dirotta la sua fame su uno stinco di maiale: INTERO! Mangia seduto su un gradino della via principale, suscitando il disgusto di buona parte del turismo locale.
Prima di partire bevo una lattina da 500 cl di energetico alla mela verde.
Arriviamo a Como alle 18.30.
Scopriamo che per qualche astrale motivo tutti gli erasmus, i fuori sede ed extraterrestri nostri amici sono in città.
Aperitivo lunghissimo ed alla 1.30 mi sto lanciando da un trampolino di 5 metri nelle acque del lago di Como.
Alle 4.45 finalmente il letto mi accoglie. Wazzastylia it's on the runa!
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